Le origini di San Giorgio Morgeto risalgono a tempi antichissimi.
Il primo abitatore della Calabria sarebbe stato Aschenez, nipote di Jafet, figlio di Noè. Circa 850 anni prima della guerra di Troia, Enotrio e Paucezio avrebbero sconfitto gli Aschenazi scacciandoli dalla Calabria.
Enotrio avrebbe regnato 71 anni lasciando come erede il figlio Enotrio-Italo, il cui regno sarebbe durato 50 anni e che avrebbe avuto come successore Morgete, il quale, per la consuetudine dei suoi predecessori, avrebbe cambiato il nome dell'Italia in quello di Morgezia.
Fu in suo onore che venne fondata Morgeto dove egli veniva adorato come un Dio e da dove appariva in visione dalla sua sepoltura, ubicata nella parte più alta dell'abitazione, ai soli cittadini e non ai forestieri.
Il nome Morgeto fu mutato in San Giorgio nel 1075, quando secondo la leggenda San Giorgio intercedette per salvare il paese mentre tutta la Calabria veniva messa a sacco dagli Agareni, dai Cretesi e dai Mori.
San Giorgio crebbe molto in seguito alla distruzione della vicina città di Altano, poiché i suoi abitanti fuggirono qui dalla loro patria distrutta.
La Baronia:
Ai primi del 1324 San Giorgio divenne una Baronia comprendente il feudo di Prateria, Polistena, Cinquefrondi, Anoia e Galatro.
Nel 1343 la Baronia di San Giorgio fu concessa in feudo dalla Regina Giovanna d’Angiò ad Antonio Caracciolo, insieme alla contea di Gerace.
Nel gennaio del 1458 la Baronia passò dalla famiglia dei Caracciolo a Marino Curreale di Sorrento e alla sua morte, nel 1501, a Giacomo Milano Alogno.
Questi nel 1503 dovette scappare in Francia a causa della vittoria degli spagnoli sui francesi. La Baronia fu quindi ottenuta, insieme al feudo di Terranova, da Consalvo de Cordova, che aveva sconfitto i francesi nei pressi di Seminara.
Baldassarre II Milano si impegnò però per la riconquista della Baronia che nel 1568 passò di nuovo alla famiglia Milano nelle cui mani rimase fino al 1806 (anno in cui Giuseppe Bonaparte abolì il feudalesimo), anche se la famiglia trasferì la propria sede nella vicina Polistena verso la fine del 600.
Nel 1783, sotto Giovanni III Milano, San Giorgio fu sconvolta da un tremendo terremoto che provocò molti danni, per riparare ai quali, venne costituita la Cassa Sacra che avrebbe dovuto utilizzare le proprietà e le rendite della Chiesa e dei conventi.
Il Comune:
Nel 1807 San Giorgio divenne Luogo, e nel 1811 fu elevato a Comune. Nel novembre del 1810 San Giorgio contava 2600 abitanti, nel 1815 secondo la statistica del re Gioacchino Murat, 3330.
Con la restaurazione borbonica San Giorgio divenne parte del distretto di Palmi.
Nel 1830 gli abitanti erano 3954, 4781 nel 1849 e 5000 nel 1891.
Nel 1830 gli abitanti erano 3954, 4781 nel 1849 e 5000 nel 1891.
Dopo l’unità di Italia, nel 1864, il sindaco Giuseppe Bonini e i consiglieri decisero di aggiungere al nome di San Giorgio quello antico di Morgeto.
Nell’ottobre del 1922 venne costituito il fascismo e il primo podestà fu il Cav. Uff. Sigillò Eduardo nominato nel 1928, il cui successore fu il Cav. Uff. Giulio Verrini, podestà dal 1936 al 1939.
Caduto il fascismo venne nominato nel 19 febbraio 1944 l’avv. Correale Giuseppe, commissario prefettizio in sostituzione di Creazzo Giuseppe.
Caduto il fascismo venne nominato nel 19 febbraio 1944 l’avv. Correale Giuseppe, commissario prefettizio in sostituzione di Creazzo Giuseppe.
Dopo la seconda guerra mondiale, gli abitanti chiamati a votare per il referendum, espressero la loro preferenza per la monarchia.
Oggi il territorio di San Giorgio Morgeto è uno dei più vasti della provincia di Reggio Calabria. Esso è costituito da 35 contrade rurali, tutte distanti dal centro storico. La popolazione attuale è di circa 3500 abitanti.
Nessun commento:
Posta un commento